L’Ipogeo Celtico è un sito sotterraneo, interamente scavato nel banco roccioso lungo la sponda del fiume Natisone. È costituito da tre camere sotterranee collegate tra loro. La principale, all’ingresso, consente l’accesso agli altri ambienti disposti su un livello più basso.
È il Carnevale di un piccolo paese di montagna, dove tutti si conoscono, dove i volti sono intagliati in proprio, dove si prende spunto dalla vita quotidiana per gli scherzi da fare approfittando dell’identità nascosta.
Da tempo immemore, nel cuore delle vallate del tarvisiano, e in regioni confinanti come la Carinzia, la Baviera, l’ Alto Adige e la Slovenia, si celebra una festa unica e affascinante. Vestito da vescovo, San Nicolò, la sera del 5 dicembre, attraversa le case, affiancato dagli spaventosi Krampus.
La “Farie Geretti” è un piccolo gioiello storico: una bottega di fabbro, ultimo esempio di una ricca e lunga tradizione artigiana cividalese. Proprio dal padre Pietro, Antonio Geretti ereditò l’attività e imparò inizialmente l’arte di lavorare il metallo con creatività ed attenzione alla tradizione.
Il Baule del Diavolo, si svolge ormai da diversi anni la quarta domenica di ogni mese dalle 08.00 alle 20.00 in piazza del Duomo, largo Boiani e piazza Foro G. Cesare, con una potenziale capienza di circa 120 banchi. Una zona è riservata esclusivamente ai bambini.
Collocato sulla sommità di un’altura rocciosa, a 618 s.l.m., il santuario della Madonna di Castelmonte (Madone di Mont in friulano, Stara Gora – monte antico – in sloveno) è uno dei più antichi santuari mariani d’Italia. Le sue origini risalgono al primo millennio della nostra era…
Si sà, Cividale è ricca di storia e di luoghi suggestivi dove si può assaporare tutto questo… Particolarmente suggestiva, per la struttura urbanistica e per il contesto naturalistico è la zona di Via Mulinuss.
Passeggiando per le vie della città vi imbatterete sicuramente nel Palazzo o Castello Creiger, esso sorge in via Nicolò Canussio, lungo la linea segnata dalla seconda cinta delle mura urbane di epoca romana e tardoiantica. Sul luogo esisteva il Palazzo dei nobili Canussio.
In origine l’antico presepe veniva allestito nella lavanderia del Monastero, nel 1936-1937 venne approntato nella Chiesa di San Giovanni Battista, occupando gran parte della navata sinistra. Per realizzarlo non veniva eseguito nessun progetto, ma ci si affidava alla fantasia del momento.
Nel cuore delle Valli del Natisone, c’è un albero maestoso di quasi quattro secoli, 10 metri di larghezza per 16 metri di altezza: è il Castagno Secolare di Canalaz, il più grande di tutto il Friuli Venezia Giulia.
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