Piazza Paolo Diacono, la Fontana e il Duca Gisulfo

Piazza Paolo Diacono è il salotto ed il cuore di Cividale, abbracciata da edifici storici, è il centro della storia della scoperta dei Longobardi, grazie al ritrovamento del sarcofago e del tesoro del Duca Gisulfo a circa due metri di profondità, ora esposto al Museo Archeologico Nazionale. Questa scoperta avvenne nel 1874 mentre si cercavano le vecchie tubature dell’acquedotto. Sebbene i resti dell’inumato siano andati in polvere al momento dell’apertura del sarcofago, il ricco corredo funebre con cui era stato sepolto, è stato ritrovato intatto e si compone di fili d’oro che decoravano l’antica veste, l’anello sigillare con incastonata una moneta di Tiberio, una croce in lamina d’oro decorata con otto teste uguali e la bottiglia di vetro che fino a qualche decennio fa conteneva l’acqua votiva originaria. Sulla pavimentazione della piazza rimane una pietra come testimonianza del preciso punto del ritrovamento del sarcofago.

Precedentemente era nota come piazza del Mercato perché in posizione favorevole agli scambi e ai commerci, tanto che nel Medioevo divenne il “Foro di Cividale” dove si radunavano i reggenti e il popolo per prendere decisioni sia in merito a questioni di vita comuni, sia in merito a situazioni critiche come le guerre. Veniva chiamata anche Piazza delle Donne, esse con le loro bacarelle di erbe e verdure animavano quotidianamente il pittoresco quadrilatero.

La piazza è tutto un susseguirsi di palazzi di varie altezze, archi, colonnine e cascate di finestre che sembrano tutti osservare la fontana al centro della piazza. Sorge dove un tempo si trovava una cappella pensile dedicata alla Santissima Annunziata che in occasione dei giorni di mercato ospitava la celebrazione della messa.

Demolita nel 1803, la cappella lascò il posto alla fontana eretta nel 1824 e successivamente abbellita con teste di leone da cui zampilla l’acqua. Sulla sommità si erge la statua di una figura femminile in armatura, rappresenta Diana la Dea della Caccia.

Di fronte alla fontana si può ammirare la casa di Paolo Diacono, storico longobardo vissuto nell’ VIII secolo famoso per aver scritto HISTORIA LANGOBARDORUM, dove narra le vicende del suo popolo; è un documento rimasto incompiuto ma importantissimo in quanto l’unica fonte che ci illumina oltre 150 anni della nostra storia.

Questa bella casa a torre ha eleganti finestre ad archi acuti e un grande affresco centrale raffigurante la Natività, elaborati decori e bassorilievi.

Immergersi nell’atmosfera di questa piazza è semplice, basta sedersi in uno dei tanti caffè che si trovano ed ammirarla in tutta la sua bellezza.

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