Museo Archeologico Nazionale

E’ piacevole ripercorrere le vicende storiche e artistiche che hanno plasmato l’aspetto e l’anima della nostra cittadina, perché le ricchezze di questo angolo del Friuli sono delle piccole gemme che aspettano solo di essere ammirate e perché Cividale, con il suo volto a volte misterioso a volte mistico, le sue viuzze sinuose, gli edifici storici e gli scorci di natura, sembra accogliere il visitatore in un abbraccio che sa di casa anche per chi la visita per la prima volta. E per immergersi nel cuore dell’archeologia Longobarda oltre al Tempietto, la tappa successiva è il Museo Archeologico Nazionale.

Avevo 14 anni, era il 1990, e una grande mostra sui Longobardi fu l’evento dell’anno. Mi ricordo Piazza Duomo invasa dai visitatori, una lunga serpentina di persone che aspettavano pazienti di entrare in quella che fu per la nostra città, la più grande mostra Longobarda, o almeno lo fu per me.

Il palazzo che ospita il Museo, dei Provveditori Veneti, fu costruito nel XVI secolo, secondo un progetto di Andrea Palladio. Si sviluppa su due piani e la facciata ha nove arcate sorrette da massicci pilastri che immettono nel vasto sottoportico ed al Museo. Accanto a pregiati reperti di epoca romana e paleocristiana provenienti da tutto il Friuli, il vero fiore all’occhiello del Museo è rappresentato dalla preziosa raccolta di ritrovamenti di età Longobarda: raffinati corredi funebri, monete d’oro, armi, fibule decorate e preziosi monili che permettono di vivere un’esperienza unica immergendosi nel mondo e nella cultura di questo popolo. Le sette sale del piano terra ospitano materiali lapidei e mosaici pavimentali romani, bizantini, altomedioevali e romanici, mentre nelle sale del primo piano sono raccolti gli splendidi pezzi d’epoca Longobarda.

Ed è qui che ritroviamo il sarcofago del Duca Gisulfo, rinvenuto nel 1874 in Piazza Paolo Diacono. Sebbene i resti dell’inumato siano andati in polvere al momento dell’apertura del Sarcofago, il cadavere presentava il contorno di una figura umana, il capo volto a ponente poggiava sopra un piccolo rialzo di mattoni in malta, il resto del corpo dalle spalle fino alle ginocchia poggiava su una tavola tutta fracida che sembrava fosse d’abete, il ricco corredo funebre con cui era stato sepolto è visibile, da notare i fili d’oro che decoravano la sontuosa veste, l’anello sigillare con incastonata una moneta di Tiberio, la croce laminata d’oro decorata con otto teste uguali e la bottiglia di vetro che fino a qualche decennio fa conteneva l’acqua votiva originaria.

Sempre al primo piano troverete una collezione di ori Longobardi con 56 pezzi, alcuni dei quali rarissimi, è considerata una delle più importanti del mondo.

Ma il monile più rappresentativo del popolo Longobardo, sono le Fibule a S e a staffa, quelle a S sono in argento dorato e decorate con pietre dure e smalti, quelle a staffa sono in argento dorato o ferro e arricchite con ornamenti geometrici e animaleschi.

Questi sono solo alcuni degli elementi all’interno del Museo, elencarli tutti sarebbe noioso, perché cosa c’è di più bello se non vederli con i vostri occhi?

Cosa che non abbiamo fatto le volte precedenti è darvi tutti i recapiti dei vari siti:

www.museoarcheologicocividale.beniculturali.it

tel. +39 0432 700700

Orari: 9.00-14.00 lunedì

8.30-19.30 da martedì a domenica

ja

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