ドゥオモ

Magnetica e ricca di storia, Cividale del Friuli è una cittadina dai mille volti che racchiude in sé tradizioni ed un patrimonio storico di inestimabile valore. Passeggiando per le caratteristiche viuzze del centro storico si arriva alla piazza più rappresentativa, Piazza Duomo, che grazie alla sua posizione centrale costituisce una sorta di “bussola” per orientarsi nell’ esplorazione della città.

A imporsi in tutta la sua austera grandezza sulla piazza, il duomo cittadino, dedicato a Santa Maria Assunta dal 796.

Le vicissitudini che portarono alla costruzione della basilica furono a dir poco tormentate nei secoli, l’ edificio dovette affrontare incendi, terremoti, epidemie, cedimenti strutturali e cotinui cambi di capomastri alla direzione dei lavori. Ma quello che ritroviamo di fronte ai nostri occhi è una facciata reazlizzata in pietra viva che le conferisce grande luminosità ed uno stile gotico-veneziano, dovuto ad elementi come il cornicione chiaroscurato dai medaglioni centrali, che dividono la facciata, e mentre la parte inferiore è massiccia ed al suo centro ritroviamo il Portale maggiore e due porte laterali poste simmetricamente; la parte superiore bilancia lo stile gotico sottostante, con la fronte timpanata che grazie alle volute laterali dà leggerezza e slancio.

Alzando lo sguardo verso il campanile, troviamo una peculiarità sul quadrante dell’ orologio che consiste nel far coincidere la ventiquattresima ora con la posizione che segna le ore 15, momento in cui è spirato il Cristo in croce. Pare trattarsi dell’ unico quadrante originale di questo tipo sulla terraferma, l’ altro infatti si trova a Venezia.

L’ interno ampio e solenne è formato da 3 ampie navate che permettono allo sguardo di vagare libero e di soffermarsi sulle imponenti colonne, sulle numerose opere d’ arte, fino ad arrivare all’ Altare Maggiore sopraelevato, preceduto da un’ ampia scalinata del 1721 realizzata in marmi bianchi e materiali ibridi giunti da Venezia, e sulla Pala di Pellegrino II uno dei più importanti capolavori dell’ oreficeria italiana.

Il soffitto della navata centrale si compone di volte a botte, mentre in quelle laterali mantiene gli archi gotici originari, il pavimento è di origine cinquecentesca e sopra il portale maggiore è posto il monumento equestre di Marcantonio di Manzano, condottiero cividalese. Troviamo poi il monumento funebre del Patriarca Nicolò Donato, famoso per aver ristabilito la residenza patriarcale a Cividale dal 1494 al 1497, la cappella absidale del Duomo che contiene l’ altare di San Donato Patrono di Cividale, ma forse l’ opera più bella è un crocefisso ligneo di epoca duecentesca con raffigurata l’ esile figura di Cristo su un asse spezzato. Molte sono le leggende riguardanti quest’ opera, per alcuni la maestosa scultura è di epoca antichissima e venne ritrovata miracolosamente intatta tra le macerie dopo lo scatenarsi di un violento terremoto, per altri è legato ad una vecchia superstizione secondo cui non può essere spostato dalla sua collocazione originaria altrimenti potrebbe far scatenare gravi calamità.

Ora non resta a voi che scoprire questa bellezza e la sua città…

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