Se vi state chiedendo cosa sono i Cjarsons è presto detto: sono un primo piatto della tradizione gastronomica carnica dal gusto mitteleuropeo. Dal sapore sorprendente, simili a ravioli, ma diversi  sia nel ripieno che nella pasta; essa, realizzata con le patate, si ripiega a forma di mezzaluna con i bordi frastagliati, mentre il ripieno è composto da erbe spontanee, uvetta, patate, ricotta, cannella ed altre spezie. Questi particolari abbinamenti li rendono un piatto in perfetto equilibrio tra dolce e salato. Si cuociono in acqua bollente e si condiscono con burro fuso e ricotta affumicata.

Nei secoli passati, quando non era possibile reperire il burro per i condimenti, veniva usato l’ Ont, un prodotto ottenuto facendo bollire il burro perché durasse a lungo. L’ acqua presente evaporava e la parte superficiale di colore giallo oro (Ont), veniva raccolta e conservata nei barattoli.

Un’ antica leggenda della Carnia racconta che un giorno di tanto tempo fa, il Guriut, un folletto molto goloso, fu sorpreso dalla padrona di casa a rubare la panna che affiorava dal latte appena munto. Il folletto, pentito, decise di risarcire la donna insegnandole la ricetta dei Cjarsons.

Ma l’origine di questo piatto è legata ai Cramars, antichi venditori ambulanti di spezie. A partire dal ‘700, attraversavano a piedi le Alpi per vendere nei paesi Germanici la loro preziosa mercanzia acquistata a Venezia e riposta nelle Crassigne, piccole cassettiere di legno che portavano a mo’ di zaino sulle spalle. Quando tornavano a casa era festa grande, e le donne preparavano i Cjarsons con ciò che era avanzato e poteva essere utilizzato in cucina. In questo modo ingredienti pregiati come cannella, zenzero e noce moscata si sono intrecciati con i sapori della tradizione e si sono tramandati fino ad oggi.

Se venite a Cividale vi consigliamo di assaggiarli al ristorante “Al Monastero”, in centro città, oltre a questo piatto potrete trovare piatti tradizionali friulani abbinati a degli ottimi vini di queste terre…