Carnevale nelle Valli del Natisone

Il Carnevale (PUST) è sempre stato una festa di origine pagana, un rito che simboleggia l’arrivo del nuovo anno, il passaggio dal freddo dell’inverno al fiorire della primavera.

Pust, parola che nel dialetto sloveno locale significa “Scherzo” ed assume direttamente il significato di “Carnevale”, è anche la parola che identifica la maschera principale chiamata “Pustije”, “Pustic”o “Pustici”, ricoperta dalla testa ai piedi da svolazzanti frange multicolori sotto cui sono nascosti campanacci che creano un gran frastuono ad ogni salto. I Pustije entrano in tutti i vicoli e cortili con le “Kliesce”, ingegnose tenaglie retrattili in legno, accompagnati dal Diavolo e dall’ Angelo per ricordare che l’ inverno sta per finire e sono da fare le pulizie di primavera. Scombussolano la quotidianità degli abitanti spostando di posto tutti gli oggetti che trovano, rovesciando sedie e tavoli, sfilando le scarpe ai passanti.

Ogni paese delle Valli ha la sua maschera simbolo:

Nella frazione di Rodda i protagonisti sono l’ Arcangelo Michele che tiene a bada il Diavolo incatenato.

Nella borgata di Mersino sono caratteristici il gallo e la gallina giganti tutti ricoperti di frange.

A Montefosca c’è la corsa dei “Blumarji”, maschere vestite di bianco con un copricapo ad albero colorato.

A Stregna si possono vedere maschere facciali in latta, giovani vestiti da anziani ed il “Pustjak” lo spiritello cattivo del Carnevale.

A Montemaggiore sfilano “Le Liepe”, “Le Belle”, con caratteristici cappelli fioriti, mentre a Clodig vengono create elaborate maschere in vimini.

Il modo migliore per vivere questo rito che continua dalla notte dei tempi è partecipare alle sfilate che si tengono ogni anno, dove tutti questi gruppi sfilano lungo le strade principali e si ha l’occasione di vedere tutte assieme le uniche maschere delle Valli del Natisone.

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