Ricostruire la storia del Presepe è difficile per la mancanza di documenti e testimonianze. Le notizie provengono esclusivamente dalla tradizione orale. Si sà che venne utilizzato da vari studiosi come “fonte documentaria per la storia dell’abbigliamento” al fine di ricostruire la tradizione popolare. L’abbigliamento dei pastori e delle pastorelle, secondo gli studiosi, documentano il costume popolare dei cividalesi.
Chi li aveva vestiti, nel silenzio della clausura, doveva ben ricordare la gente che animava i mercati e le vie di Cividale, le statuine sono riprodotte con fedeltà se guardiamo la confezione diligente degli abiti e la minuziosa cura dei dettagli. Le testimonianze orali tramandate fino ai giorni nostri dalle suore Orsoline, attribuiscono il presepe al settecento, ad opera delle Benedettine che vissero nel Monastero di Santa maria in Valle fino al 1843, anno in cui subentrarono le Orsoline.
In origine l’antico presepe veniva allestito nella lavanderia del Monastero, nel 1936-1937 venne approntato nella Chiesa di San Giovanni Battista, occupando gran parte della navata sinistra. Per realizzarlo non veniva eseguito nessun progetto, ma ci si affidava alla fantasia del momento. Si creava un piano d’appoggio con tavoloni e si procedeva alla stesura della carta colorata che veniva prodotta in casa dipingendo sacchi di farina. Le casette venivano rialzate con cassette di legno, quelle della frutta, poi si posizionavano le luci ed infine le preziose statuine.
Ora il presepe si può ammirare nella sua sede originale, nel locale lavanderia del Monastero.