Se cercate un punto dal quale ammirare uno splendido scorcio sul Natisone, piazzetta San Biagio fa al caso vostro.
Raccolta e silenziosa questa piazza è il biglietto da visita della storica Borgo Brossana che con la sua atmosfera tranquilla e rilassata v’invita a beneficiare del ritmo lento e casalingo che contraddistingue la vita del quartiere.
La piazzetta è circondata da intonaci colorati e sassi a vista delle case che scaldano lo sguardo finché questo non si posa sulla variopinta facciata della chiesa dei Santi Pietro e Biagio. Il piccolo edificio sacro, che anticamente dipendeva dal vicino monastero di Santa Maria in Valle, fu edificato tra il 1482 e il 1490 incorporando nella sua struttura tre preesistenti cappelle dedicate a San Giacomo, San Biagio e San Pietro. Caratteristica dominante di questa chiesa sono gli affreschi sulla facciata esterna. I soggetti dipinti da Gian Paolo Thanner intorno al 1506, sono inseriti in un’insieme di elementi architettonici che separano i diversi episodi iconografici. L’interno è a navata unica con soffitto a capriate a vista e due iconiche cappelle laterali che rappresentano gli elementi di maggior pregio.
Riprendiamo il cammino per un’esplorazione più approfondita di via Borgo Brossana, oggi tranquilla e un pò bucolica, un tempo di grande fervore e importanza strategica. Questo tratto stradale, in passato, rappresentava il transito principale delle merci che attraversavano il passo di Pulfero e dove ancora più anticamente passava il percorso stradale romano che uscendo da Cividale si raccordava alla strada di Aquileia e proseguiva fino in Austria.
Oltre che per la sua importanza strategica, il rione di Borgo Brossana a fine ‘800, era apprezzato per il lavoro al telaio. Pittoresca e rumorosa, l’affollata stradina si muoveva al ritmo ininterrotto del ticchettio dei telai che producevano una vasta gamma di tessuti per le manifatture locali.
Avanzando lungo la via giungerete ad una piazzetta e ad un ponticello in pietra. Quest’ultimo, durante la dominazione veneta, rappresentava il confine tra l’Italia e la Schiavonia (Valli del Natisone), scavalca il rio Emiliano che si unisce al Natisone dopo un salto di circa 8 metri.
Dal ponticello è inoltre possibile vedere quella che era la terza cinta di mura difensive (in epoca veneta) della cittadina ducale.
Borgo Brossana è una delle vie più belle perché il colorato allinearsi delle case che la fiancheggiano regala sempre qualche dettaglio sul quale soffermare l’attenzione: la forma delle finestre, i ricami delle grate in ferro battuto, i decori dei numeri civici, le gradazioni cromatiche dei fiori o la scoperta di piccoli giardinetti pensili.
Perché in questa via sono i dettagli a dare colore alla quotidianità…